Il nuovo super Mac è il sogno proibito di qualunque creativo

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Il nuovo super Mac è il sogno proibito di qualunque creativo

Niostore
Pubblicato da SIMONE COSIMI in Computer · 23 Giugno 2019
Tags: Mac proApplecomputer
Una belva. Che nella sua configurazione più potente può arrivare all’assurdità di 35mila dollari di prezzo. Il nuovo Mac Pro si fa perdonare tutti i problemi dell’ultima versione, quella cilindrica introdotta nel 2013. Secondo Cupertino è “la workstation più potente del mondo” e sul palco del San Jose Convention Center, all’inaugurazione della nuova edizione della conferenza dedicata agli sviluppatori, si è vista accoppiata al nuovo display da 32 pollici Retina 6K, battezzato proprio Pro Display XDR che di suo costa 4.999 euro, a cui aggiungere i 5.999 della configurazione base del Mac Pro (e i 999 dello stand per lo schermo, bel pezzo di design e ingegneria pure quello).

La carrellata di specifiche tecniche potrebbe dire poco a chi non segua troppo la tecnologia ma dentro c’è davvero di tutto. E soprattutto c’è il ritorno non solo al design “a grattugia” tipico dei modelli precedenti al 2013 ma anche un nuovo approccio modulare più aperto, che consente dunque una forte personalizzazione della macchina, evidentemente indirizzata al pubblico dei professionisti. Quello che Apple sente evidentemente di dover recuperare o consolidare. Musica, design 3D, programmazione, grafica, video, ingegneria, accademia, progettazione, impresa: sono quelli i territori del Mac Pro, certo non lo studiolo di casa vostra né l’uso quotidiano per e-mail e foto delle vacanze.

Per esempio, all’interno si possono montare processori Intel Core fino alla versione massima Xeon W con ben 28 core partendo da 8 (disponibili le versioni da 12, 16 e 24 core), una memoria di sistema che può arrivare a 1,5 TB (ci sono 12 slot Dimm) e otto slot di espansione Pci Express (di cui quattro doppie) con uno spazio di archiviazione da due hard disk a stato solido da 2 TB, per un totale di 4 TB. La parte grafica si spinge molto oltre, anzitutto per la presenza di Apple Afterburner, una scheda di accelerazione che consente per esempio di lavorare con tre flussi di lavoro a 8K Pro Res Raw o 12 stream video ProRes RAW a 4K simultaneamente, rivoluzionario per chi lavora coi video: ora può utilizzare i file originali.



Poi per l’equipaggiamento di base che va una scheda Radeon Pro 580X fino a una pro Vega II Duo che può produrre 28 teraflop e 64 GB di memoria Ram passando per la Pro Vega II. Sempre in termini di comparto grafico, non dovesse bastare quanto offerto è possibile sfruttare la nuova architettura di espansione, chiamata Mpx Module, che parla con la scheda madre via Thunderbolt 3 e sprigiona oltre 500W di potenza: dal momento che Mac Pro supporta due moduli di questo tipo, gli utenti possono usare due Vega II Duo per toccare una potenza grafica di 56 teraflops e 128GB di memoria video.

Il comparto tecnico è arricchito da quattro porte Thunderbolt 4, due Usb-A, due ethernet a 10 GB e, sorpresina, il minijack. Clamoroso anche il fabbisogno energetico: l’alimentatore arriva fino a 1,4 kW e dunque le soluzioni di raffreddamento sono riprogettate con tre grandi ventole nella parte anteriore della macchina. Un sistema che serve anche a raffreddare i moduli Mpx che ospitano le già viste schede grafiche. “Abbiamo progettato il Mac Pro per gli utenti che necessitano di un sistema modulare con prestazioni e opzioni di espansione e configurazione ai massimi livelli – ha spiegato l’amatissimo vicepresidente Phil Schiller - con potenti processori Xeon, eccezionale capacità di memoria, rivoluzionaria architettura Gpu, espansione PCIe, acceleratore hardware Afterburner e un design spettacolare, il nuovo Mac Pro è un portento che permetterà ai professionisti di lavorare come mai prima d’ora”.

Il Mac Pro, racchiuso in una struttura di acciaio inossidabile a graticcio che facilita il raffreddamento e garantisce la massima silenziosità, sfoggia sui lati coperchi in alluminio che si tolgono facilmente, con una maniglia, per accedere alla componentistica senza alcun limite. Ha anche due maniglie più grandi per spostarlo e perfino quattro rotelle opzionali.



Insieme al supercomputer Apple ha anche lanciato un superdisplay: si chiama Pro Display Xdr (sta per Extreme Dynamic Range), ha una diagonale da 32 pollici, è un Lcd Retina 6K (6016x3384) con oltre 20 milioni di pixel. Racchiuso in un guscio di alluminio, offre un’ampia gamma cromatica P3, colori a 10 bit per oltre 1 miliardo di gradazioni per rendere le immagini ancora più realistiche: esattamente ciò che serve a chi lavora di animazioni 3D, foto, grafica e così via. A proposito: l’angolo di visualizzazione fuori asse è ultra ampio e preciso, il rivestimento offre un effetto opacizzante legato al fatto che il vetro viene tagliato con una precisione al nanometro per ridurre al minimo riflettività e riverbero. Ancora, il nuovo display – accoppiata perfetta con il Mac Pro – offre un sistema di retroilluminazione diretta con un’ampia gamma di Led che producono una luminosità full-screen di 1.000 nit con picco di 1.600 nit. Il contrasto è di 1.000.000:1, con tutto quello che significa per luminosità, neri e dettagli. Per giunta, grazie al nuovo Pro Stand, il pannello si regola in altezza e inclinazione, ruota in orizzontale e si può collegare a qualsiasi Mac via Thunderbolt 3. Arriva tutto in autunno.


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